concerti

I concerti

Beethovens Sinfonien Nr. 4 (B-Dur) und Nr. (Veröffentlicht am 11.06.2013)

Saarbrücken. 8 (F-Dur) mit italienischem Charme. Gianluca Luisi machte es möglich. Der Pianist aus Pescara spielte Liszts Klaviertranskriptionen und wurde mit tänzerischer Leichtigkeit Sieger über die sperrigen technischen Fußangeln der Partituren.

Stehende Ovationen bei diesem Konzert der Musikfestspiele Saar am Samstag in der Saarbrücker Musikhochschule. Verständlich, denn Luisi verzauberte sein Publikum mit Munterkeit, klarer Konzeption und blendender Technik. Alles, was an leuchtenden Farben und melodischen Blüten denkbar ist, holte er aus dem Flügel heraus. Das Heitere, Unbeschwerte war sein Metier – und mit sympathischer Direktheit tummelte er sich übermütig im brausenden Beethovenschen Ideensprudel.

Auch im dichtesten Lisztschen Notenwald entdeckte Luisi immer das Wesentliche. Nie verlor er seinen Pfad und strebte erfolgreich zu Licht und Sonne. Überhaupt richtete er sein Augenmerk auf das Deutliche, prägte mit feinen Anschlagsvarianten thematisch Auffälliges und sortierte seine Ideen nach den Richtlinien ästhetischer Wahrhaftigkeit. So entwickelten sich Interpretationen, die Beethovens charakterististischer Orchesterbehandlung gemäß waren und dem Hörer Spannung und Kurzweil zugleich boten. Ein besonderes Kunststück bei einem Klaviersatz, bei dem die wirbelnden Finger nur mit erheblicher Findigkeit zum glücklichen Ziel fanden

http://www.saarbruecker-zeitung.de/sz-berichte/kultur/Pianist-Gianluca-Luisi-bringt-Beethoven-und-Liszt-zum-Leuchten;art2822,4814899

WEIDEN MEISTERKONZERTE (13/11/2005)

PRINCIPE DEL REGNO DELLE DOLCEZZE.
Il Pianista Gianluca Luisi affascina gli ospiti del circolo dei promotori in Weiden (ha trascinato il pubblico all’ovazione).
In Cina 50000 bambini suonano il pianoforte.
I nomi dei pianisti star oggi sono anche asiatici ma il circolo dei promotori di Weiden ha preferito una strada alternativa , loro presentano nella sala Reger Hall con i biglietti quasi tutti venduti, un’italiano :Gianluca Luisi ha suonato il secondo Meisterconcert della 45°stagione con un programma originale con Scarlatti, Bach etc…
Lui non solo maneggia con superiorità la tastiera del piano Steinway ,ma nello stesso tempo prende anche il suo pubblico con emozionalità come delle marionette appese al filo, così ha dimostrato già con la prima sonata di Scarlatti che era con la sua semplicità(modestia armonica), non veramente il punto più alto della sera, ma è servito a scacciare l’ inquietudine del pubblico in sala.
Ed ha preparato il pubblico per il brano successivo, come per la già molto pretenziosa A.dur sonate(con tutti i possibili giochi di prestigio) e due esempi dal Wohltemperierte Klavier.

Luisi ha presentato un pianoforte “Cantante” come non hanno mai conosciuto le persone di Weiden.
Con un italiano senso per il bello, con sensualità, con il tempo e l’ispirazione (Musa) ha gustato (assaporato) ogni formula, ogni suono.
Così sembrava anche il vecchio Bach in una luce giovane ,molto chiaro, ed in una ricchezza dei colori del suono ( nuanciert, sfumature)che ricordano l’arte dei colorati e luccicanti Millefiori di Murano.

Con grande forza dell’anima e con una giusta presa di serietà tedesca, Luisi ha suonato con profondità nella Wanderer Fantasie di Franz Schubert.
Nell’Adagio ha toccato nel personale i suoi ascoltatori immobili ,con tenerezza con profondità di sentimento anche nella dinamica bassa dello strumento(sussurrata).
Con le dita fresche e con lo spirito sveglio ,era l’italiano l’interprete ideale per Liszt i Sonetti del Petrarca, e la trascrizione prima dell’apertura della stagione di natale: la stesura per il piano di Pletnev dello Schiaccianoci.

Luisi ha dipinto in modo festivo la marcia nella quale i bambini entrano nella camera addobbata di natale,prima di altre scene dal regno delle dolcezze che hanno messo gli ascoltatori in un modo sognante.
Per Bis un virtuoso Chopin (Scherzo n°2) ed un calmante Bach.
BRAVO!

SAARBRUCKEN ZEITUNG 18/6/2001
All’altezza di tutte le aspettative è stato festeggiato :il giovane pianista Gianluca Luisi

TRIESTE “IL GAZZETTINO”
Luisi, fedeltà al barocco
“il giovane musicista ha sfoggiato una raffinatissima sensibilità per l’equilibrio tra la brillante tecnica e la maturità espressiva, perseverando questa simbiosi con apparente facilità,che ha elargito alla sua prestazione freschezza e spontaneità. Schivo di effetti facili ed esibizionismi compiacenti, Luisi s’immerge con gioia nella ricerca etimologica riguardante ogni frase della partitura, per riprodurre poi con limpida pienezza il suo valore semantico.”

SAARBRUCKEN ZEITUNG 22/03/2001
Gianluca Luisi: ricordate questo nome. “L’italiano qui ha vinto il primo premio. Ben meritato. Poiché il giovane è un grande interprete di Bach. Quando si ascolta il suono superiore di Luisi , è superfluo parlare di una esecuzione “autentica”. Perché Luisi ha uno stile inconfondibile che arriva al cuore dell’ espressione. Indubbiamente dotato dal punto di vista tecnico,egli produce con lo strumento una musica assolutamente libera.Cosa volete di più?”

GIOVENTÙ MUSICALE D’ITALIA, IL “GIORNALE” DI SESTO SAN GIOVANNI (MILANO) 12/05/2000
Eccellente concerto del pianista Gianluca Luisi “In taluni momenti dell’intenso concerto Luisi ha saputo centrare l’essenza della musica di Bach, che non è solo geometrica precisione ritmica,melodica e armonica,ma anche ricchezza di spiritualità e profondità di sentimenti.

ARTICOLO APPARSO SU “L’ARENA” DI VERONA IL 30/09/99
Luisi encomiabile su tutti i fronti “La lettura di Luisi è stata encomiabile,soprattutto dei colori dinamici e con un’appassionata spinta in avanti”. “Un’interpretazione ricca di fraseggio limpido,sempre vivido e caldo,condotto con estrema lucidità e precisione”.

ARTICOLO APPARSO SU “IL PICCOLO ” DI TRIESTE IL 9/6/99
Luisi, tecnica e sonorità notevole : nella polacca op.53 detta “Eroica” Luisi ha sfoggiato un’agilità impeccabile. Ed ancora: il pianista ha tradotto con partecipazione la grazia descrittiva delle “Trois Novellettes, la delicata ironia della “Pastourelle”e la nostalgia sfumata dell’improvvisazione n° 15.

WEIDEN MEISTERKONZERTE (13/11/2005)

PRINCIPE DEL REGNO DELLE DOLCEZZE.
Il Pianista Gianluca Luisi affascina gli ospiti del circolo dei promotori in Weiden (ha trascinato il pubblico all’ovazione).
In Cina 50000 bambini suonano il pianoforte.
I nomi dei pianisti star oggi sono anche asiatici ma il circolo dei promotori di Weiden ha preferito una strada alternativa , loro presentano nella sala Reger Hall con i biglietti quasi tutti venduti, un’italiano :Gianluca Luisi ha suonato il secondo Meisterconcert della 45°stagione con un programma originale con Scarlatti, Bach etc…
Lui non solo maneggia con superiorità la tastiera del piano Steinway ,ma nello stesso tempo prende anche il suo pubblico con emozionalità come delle marionette appese al filo, così ha dimostrato già con la prima sonata di Scarlatti che era con la sua semplicità(modestia armonica), non veramente il punto più alto della sera, ma è servito a scacciare l’ inquietudine del pubblico in sala.
Ed ha preparato il pubblico per il brano successivo, come per la già molto pretenziosa A.dur sonate(con tutti i possibili giochi di prestigio) e due esempi dal Wohltemperierte Klavier.

Luisi ha presentato un pianoforte “Cantante” come non hanno mai conosciuto le persone di Weiden.
Con un italiano senso per il bello, con sensualità, con il tempo e l’ispirazione (Musa) ha gustato (assaporato) ogni formula, ogni suono.
Così sembrava anche il vecchio Bach in una luce giovane ,molto chiaro, ed in una ricchezza dei colori del suono ( nuanciert, sfumature)che ricordano l’arte dei colorati e luccicanti Millefiori di Murano.

Con grande forza dell’anima e con una giusta presa di serietà tedesca, Luisi ha suonato con profondità nella Wanderer Fantasie di Franz Schubert.
Nell’Adagio ha toccato nel personale i suoi ascoltatori immobili ,con tenerezza con profondità di sentimento anche nella dinamica bassa dello strumento(sussurrata).
Con le dita fresche e con lo spirito sveglio ,era l’italiano l’interprete ideale per Liszt i Sonetti del Petrarca, e la trascrizione prima dell’apertura della stagione di natale: la stesura per il piano di Pletnev dello Schiaccianoci.

Luisi ha dipinto in modo festivo la marcia nella quale i bambini entrano nella camera addobbata di natale,prima di altre scene dal regno delle dolcezze che hanno messo gli ascoltatori in un modo sognante.
Per Bis un virtuoso Chopin (Scherzo n°2) ed un calmante Bach.
BRAVO!

SAARBRUCKEN ZEITUNG 18/6/2001

All’altezza di tutte le aspettative è stato festeggiato il giovane pianista Gianluca Luisi

TRIESTE “IL GAZZETTINO”

Luisi, fedeltà al barocco
“il giovane musicista ha sfoggiato una raffinatissima sensibilità per l’equilibrio tra la brillante tecnica e la maturità espressiva, perseverando questa simbiosi con apparente facilità,che ha elargito alla sua prestazione freschezza e spontaneità. Schivo di effetti facili ed esibizionismi compiacenti, Luisi s’immerge con gioia nella ricerca etimologica riguardante ogni frase della partitura, per riprodurre poi con limpida pienezza il suo valore semantico.”

SAARBRUCKEN ZEITUNG 22/03/2001

Gianluca Luisi: ricordate questo nome. “L’italiano qui ha vinto il primo premio. Ben meritato. Poiché il giovane è un grande interprete di Bach. Quando si ascolta il suono superiore di Luisi , è superfluo parlare di una esecuzione “autentica”. Perché Luisi ha uno stile inconfondibile che arriva al cuore dell’ espressione. Indubbiamente dotato dal punto di vista tecnico,egli produce con lo strumento una musica assolutamente libera.Cosa volete di più?”

GIOVENTÙ MUSICALE D’ITALIA, IL “GIORNALE” DI SESTO SAN GIOVANNI (MILANO) 12/05/2000

Eccellente concerto del pianista Gianluca Luisi “In taluni momenti dell’intenso concerto Luisi ha saputo centrare l’essenza della musica di Bach, che non è solo geometrica precisione ritmica,melodica e armonica,ma anche ricchezza di spiritualità e profondità di sentimenti.

ARTICOLO APPARSO SU “L’ARENA” DI VERONA IL 30/09/99

Luisi encomiabile su tutti i fronti “La lettura di Luisi è stata encomiabile,soprattutto dei colori dinamici e con un’appassionata spinta in avanti”. “Un’interpretazione ricca di fraseggio limpido,sempre vivido e caldo,condotto con estrema lucidità e precisione”.

ARTICOLO APPARSO SU “IL PICCOLO ” DI TRIESTE IL 9/6/99

Luisi, tecnica e sonorità notevole : nella polacca op.53 detta “Eroica” Luisi ha sfoggiato un’agilità impeccabile. Ed ancora: il pianista ha tradotto con partecipazione la grazia descrittiva delle “Trois Novellettes, la delicata ironia della “Pastourelle”e la nostalgia sfumata dell’improvvisazione n° 15.